LA MAFIA NON SI COMBATTE CON LA RETORICA

Come intervenire ad un dibattito della sinistra, parlare del fascismo  e ricevere gli applausi del pubblico.

Ieri sera, sono intervenuto in un dibattito sulla mafia organizzato dalla sinistra DS, a seguito dell’arresto del sindaco del paese.

Nel mio intervento ho spiegato di come il fascismo ha reso inoffensiva la mafia tramite l’attività giudiziaria del prefetto Mori, cui Mussolini diede i pieni poteri, e, soprattutto, attraverso il vasto piano di opere pubbliche, di risanamento ambientale e di ridistribuzione delle terre ai contadini che portò alla piena occupazione sottraendo la manovalanza della mafia. E di come la mafia fosse ritornata con i liberatori americani che sostituirono i sindaci (podestà) di nomina governativa con i sindaci graditi alla mafia, dando origine a quell’intreccio viscido tra potere mafioso e potere politico che ben conosciamo e che ha fatto la fortuna di alcuni partiti.

Alla fine del mio intervento, sotto gli sguardi attoniti degli organizzatori ho ricevuto gli applausi del pubblico.

Ovviamente i relatori hanno tentato di replicare con le solite battute trite e ritrite tipo olio di ricino e altre banalità del genere.

Gianfredo

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Presidente del Circolo Culturale Excalibur - Alternativa Verde
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2 risposte a LA MAFIA NON SI COMBATTE CON LA RETORICA

  1. Sergio ha detto:

    Gianfredo … semplicemente, vorrei aggiungere anche il mio seppur insignificante applauso.
    La maggior parte dei politicanti d’oggi, non possono tollerare il ricordo di certe verità del passato; la gente ignorante cesserebbe di essere tale e, conseguentemente, capirebbe quanto la politica sia sempre più corrotta e collusa con la mafia, nonostante l’impegno eroico di qualche giudice.
    Con affetto e stima.

  2. Grazie e cordialissimi saluti.
    Gianfredo

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